lunedì 28 febbraio 2011

Detenuto evade dal carcere spedendosi in un pacco postale

BERLINO (GERMANIA) - Ysar Bayrak, spacciatore di droga, si è infilato in un grosso scatolone ed è scappato dalla prigione di Willich.

Una fuga degna di Edmond Dantes. O forse della banda Bassotti. Ma se il protagonista del romanzo di Dumas si chiudeva in un sacco per cadaveri e si faceva buttare in mare, un detenuto di un carcere tedesco ha pensato che le poste teutoniche fossero un mezzo più efficiente e per fuggire dalla prigione di Willich si è letteralmente spedito.
Il detenuto infatti si è infilato in un grosso pacco con tanto di mittente e destinatario. Lo scatolone è stato caricato insieme al resto della corrispondenza su un autocarro e così Ysar Bayrak, un trentasettenne spacciatore di droga che doveva scontare ancora tre anni, ha lasciato il complesso situato nel land del Nordreno-Westfalia.

LA FUGA - Il quotidiano tedesco «Bild» riferisce che dopo aver percorso un buon tratto di autostrada il conducente si è accorto dallo specchietto retrovisore che il telone di fondo dell'automezzo svolazzava liberamente. Ha accostato per fissarlo e si è accorto che sul pianale di carico c'era un grosso pacco di cartone aperto e vuoto. Avvertita immediatamente per telefono, la direzione del carcere ha fatto l'appello e ha scoperto che Bayrak era diventato uccel di bosco. La fuga del detenuto è stata favorita dal fatto che nel carcere di Willich, una struttura costruita oltre un secolo fa, manca l'abituale detector a raggi infrarossi, in grado di segnalare anche i battiti cardiaci di persone nascoste nei carichi in uscita. Con un certo spirito di rassegnazione la direttrice dell'istituto di pena, Beate Peters, ha spiegato che si sta indagando se il fuggiasco sia stato aiutato da alcuni complici, anche se ha dovuto ammettere che «i detenuti non sono purtroppo molto loquaci».

mercoledì 16 febbraio 2011

Attaccato da coccodrillo prega e il rettile molla la presa

SYDNEY - Shaun Cooper, un ragazzo aborigeno di 13 anni, non si è fatto prendere dal panico quando si è sentito afferrare una gamba da un coccodrillo lungo quattro metri: immobile come una statua, ha cominciato a pregare, e alla fine il caimano ha mollato la presa.


Il fatto è avvenuto durante una battuta di caccia vicino a Darwin, nel nord dell’Australia. Il padre del ragazzo, il pastore metodista Dudley Cooper di 36 anni, e un suo cugino, avevano portato il giovane Shaun a caccia di anatre selvatiche. Stavano attraversando una palude con l’acqua fino alla cintola per raccogliere la cacciagione caduta in acqua, quando il pastore è salito senza accorgersene sopra un coccodrillo acquattato sul fondo. L’animale si è sollevato di scatto e ha addentato il ragazzo che seguiva a pochi metri.

giovedì 10 febbraio 2011

Va in banca coi soldi del monopoli e riesce anche a farseli cambiare

BRUXELLES - Se i media hanno conferito ai protagonisti di questa storia la candidatura all'Oscar dei cretini, un motivo ci sarà. Il bancario e la truffatrice sono l'accoppiata di un ridicolo affaire sul quale, visto il ridotto ammontare in ballo, è lecito ridere.


Qualche giorno fa una signora svedese di 61 anni si è presentata allo sportello della Norde bank di Svendborg chiedendo di cambiare le sue corone svedesi per un equivalente di equivalente di circa 190 euro. Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che i soldi usciti dalla borsetta della cliente erano banconote del Monopoli.



Ed eccoci alla prima nomination per il cretino dell'anno: va al cassiere, che senza batter ciglio ha cambiato il denaro e ha salutato la signora svedese, che indisturbata ha lasciato la banca. Ringalluzzita dal successo, oggi la "cliente" si è ripresentata allo stesso sportello sperando di bissare il riuscitissimo blitz.



Questa volta puntando in alto, visto che ha chiesto di cambiare 8.000 corone, circa 750 euro. Peccato che dietro il vetro non ci fosse lo stesso cassiere della sua prima sortita, ma un collega decisamente più sveglio che notato il trucchetto ha chiamato la polizia. E qui arriva la seconda nomination all'oscar dei cretini: se lo guadagna la signora svedese, che sperava di poter ripetere la roccambolesca truffa due volte di fila e invece è finita dietro le sbarre senza nemmeno passare dal via.



Non molto più intelligente la scusa accampata dalla banca truffata: "Sbagliare è umano", hanno spiegato dai vertici che evidentemente non sapevano che pesci pigliare. La truffatrice, dal canto suo, davanti agli agenti si è giustificata dicendo di essere stata costretta da una terza persona a fare i due "colpi". E qui scatta la terza candidatura: anche il fantomatico burattinaio, ammesso che esista, si meriterebbe un bel premio per avere pensato di poter riuscire nel suo giochino due volte di fila.

martedì 1 febbraio 2011

Settantenne pugnala pinguino. Prosciolto: leggitima difesa

CITTA’ DEL CAPO (Sud Africa) - E’ stato portato in tribunale e messo sotto processo a 76 anni: aveva pugnalato e preso a colpi di sbarra di ferro un pinguino.

Davanti ai giudici l’anziano signore ha però invocato la legittima difesa. "Mi aveva attaccato a colpi di becco", ha detto.

Il signore, Nimrod Nbini, era accusato dell’uccisione di un pinguino, ma dopo la sua dichiarazione il processo è stato sospeso.